Michael Bublé è bravo, e su questo non esiste margine di discussione. Di più: ha il merito di riportare in auge e reinterpretare non solo i grandi classici della canzone, ma anche brani di repertorio meno noti al grande pubblico internazionale, profondendo generosamente anima, eleganza e naturalezza di movimento. In “Crazy Love” c’è ogni ingrediente della ricetta Bublé: la super hit (Georgia On My Mind), l’outsider (Heartache Tonight, degli Eagles), l’inedito (I Haven’t Met You Yet), l’ospitata eccellente (Sharon Jones e i Dap-Kings in Baby You’ve Got What It Takes). E l’apertura materica e cinematografica di Cry Me A River vale da sola l’intero cd. Con un plus: meno pulizia, più emozione. |