Conosciuto da anni nell’ambiente underground newyorkese ed esploratore delle arti visual, Fredo Viola ha conosciuto uno squarcio di gloria quando la sua The Sad Song è stata inserita nella colonna sonora del film “The Manchurian Candidate”; da allora tutti sono tutte orecchie. “The Turn” è finalmente una collezione di canzoni meravigliose costruite attorno al più nobile degli strumenti: la voce; attorno alla musicalità del timbro si intrecciano arie elettro-folk, medievali e addirittura inni religiosi e le parole cedono il passo al bouquet di emozioni che le corde vocali riescono ad intessere. Bello di una bellezza dai canoni barocchi, "The Turn" non si risparmia proprio in niente; da notare: la canzone che dà il titolo all´album è costruita sovrapponendo sei tracciati vocali con ritmiche e timbri differenti, e solo per questo merita un ascolto. Ma quel che conta davvero è lasciarsi andare alla magia delle ondeggiature di Fredo. Primo colpo di fulmine del 2009.
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