Tornano i Meganoidi con il terzo album, gruppo genovese che aveva esordito ormai nel 1998. Questo "Granvanoeli" già dal nome è abbastanza complicato da gestire. Sicuramente i Meganoidi sono coraggiosi, riuscendo con questo album a staccare definitivamente dal facile genere, lo ska, al quale inizialmente si erano dedicati. E anche il risultato raggiunto ha un suo carattere che va sicuramente lodato. Ma, sì c'è un ma, il disco risulta schiacciato, senza momenti di spicco, quasi trascinato. Inevitabilmente grave e triste, con un cantato pesante e delle chitarre già sentite. C'è un cammino da stimare, quello verso l'immaginario buio indie italico, ma il tutto risulta alla fine artificioso. |