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MATISYAHU |
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YOUTH |
“Youth is the engine of the world…”, ovvero “La gioventù è il motore del mondo” sembra più un versetto di un salmo che un riff di una canzone. Ma questo è il messaggio con il quale Matthew Miller ovvero Matisyahu si presenta al mondo con il suo secondo album. Un messaggio ricco di profonda religiosità e spiritualità che il nuovo fenomeno americano, ebreo ultraortodosso, lancia attraverso una musica prontamente etichettata come hasidic reggae che fonde il reggae e l’hip hop con il Torah. Una potenza sonora impattante, quasi come se i Rage Againest The Machine in versione hasidica, avessero incontrato Bob Marley e Shlomo Carlebach in preda ad sincopatico delirio spirituale. In America tutti parlano di lui. 26enne di New York è personaggio agli antipodi dello show business. Cappello nero a falde larghe, barba lunga e vestito nero, Matisyahu è membro del gruppo hassidico Chabad-Lubavitch il cui ultimo rebbe sosteneva la necessità di usare i moderni mezzi di comunicazione per diffondere il messaggio di fede. Una fede che trasborda dai testi delle sue canzoni che arrivano ad essere veri e propri inni religiosi, una sorta rielaborazione dei versetti della Torah. “Non mi ritengo particolarmente all’avanguardia – spiega – ma Dio mi ha investito di questo incarico. E’ come avere un genitore che ti offre una grande opportunità, un padre che dice di avere completa fiducia di te… come potrei mai deluderlo”. Dottrina religiosa che sta alla base della sua forza creativa e soprattutto dell’energia che riesce ad immettere nel suo groove e che al meglio è espressa proprio nella title track del disco Youth o ancora nel primo singolo e brano che gli è valso la celebrità King Without a Crow.
Tra le tredici tracce del disco si viaggia tra reggae-style puro come nel caso di Ancient Lullaby e Dispatch The Troops a ritmi spiccatamente hip hop come Wp o pezzi pulsanti e danzerecci come quelli di Jerusalem. Non mancano le ballate come Late Night In Zion, i richiami legati alla musica tradizionale come nel caso di Shalom/Saalam e i brani acustici come What I'm Fighting For che nell’immaginario di Matthew potrebbero rievocare quella “Redemption Song” di uno dei suoi idoli musicali, Bob Marley. |
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Voto: 8 |
Casa Discografica: Sony |
Sito Internet: matismusic.com |
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Matteo Vaghi |
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19/06/2006 |
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TRACKLIST |
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1. Fire Of Heaven / Altar Of Earth 2. Youth 3. Time Of Your Song 4. Dispatch The Troops 5. Indestructible 6. What I'm Fighting For 7. Jerusalem 8. WP 9. Shalom/Saalam 10. Late Night in Zion 11. Unique Is My Dove 12. Ancient Lullaby 13. King Without A Crown |
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DISCOGRAFIA |
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2005 Live at Stubb's |
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