Di fronte a un debutto come quello degli Hell Demonio si rimane un po’ spiazzati e molto incuriositi. “Greatest Hits” soddisfa proprio nel suo non essere esauriente, nel creare aspettative, nel suscitare un ulteriore interesse nei confronti della band veronese. È un disco fuori dal comune, a cominciare dalla durata: 15’ 41’’ per 7 brani. Forse troppo pochi e troppo brevi, ma l’energia che gli Hell Demonio sprigionano è di una violenza tale da risultare più efficace se concentrata in pochi minuti.
Le influenze, in parte “classiche” (The Stooges, AC/DC) e in parte più recenti (Fugazi, Jesus Lizard, Rye Coalition), confluiscono in un mix micidiale, fondato su riff di grande presa (“Metal Maximiser”, quasi un anthem), ritmi veloci e urla disperate. Disco molto omogeneo, che naviga in acque rigorosamente punk hardcore, presenta tuttavia una certa varietà stilistica, pregio non trascurabile per un tipo di produzione che fa di immediatezza e impatto i suoi punti di forza.
Registrato nello studio mobile di Fabio Magistrali e nella “sala di una vecchia casa di un ex musicista ormai dedito all’agricoltura biologica”, nonché mixato a casa un altro amico (Enrico dei Rosolina Mar), “Greatest Hits” è un album di gran nerbo che lascia presagire delle esibizioni dal vivo a briglie sciolte, con strumenti che volano e pubblico in delirio. È troppo presto per sbilanciarsi, un quarto d’ora di musica non basta per poter esprimere un giudizio ponderato: se però è la prima impressione quella che conta, allora siamo davvero sulla strada giusta. |