La formazione stessa del gruppo, 2 voci – basso –chitarra – batteria - dj, lascia presagire le sonorità nu metal contenute nell’album, per certi versi riconducibili ad altre band: linea 77, Limp Bizkit, Linkin Park, POD arrivando fino ai Korn. L’album infatti esplora tutte le potenzialità del genere, equilibrando brani potenti, sia dal punto di vista strumentale che vocale, con tracce più melodiche. All’Intro dalle atmosfere elettroniche segue l’energica "Enough?", le cui sonorità richiamano gli italianissimi Linea 77 ,subito bilanciata dalla più melodica "Few Words". Esplode poi la cover di "Save a Prayer", reinterpretata e riadattata al genere con arrangiamenti interessanti. Si prosegue con "Cut Down", molto Limp Bizkit anche per l’approccio vocale, il cui ritmo sostenuto è subito smorzato da "Even Alone" e dalla successiva "Loser", entrambe assimilabili alle sonorità dei Linkin Park. I Mellowtoy si concedono poi una parentesi rap con l’unica traccia in italiano: "Porno", che ci ricorda parecchio gli Articolo 31, seguita da "Ever", probabilmente il brano più melodico dell’album…ma fortunatamente passiamo con gioia ad ascoltare le ultime 2 tracce. "N.I.D." ci riporta con piacere sulla retta via e ci prepara all’ascolto di "2 Minutes", potente esplosione sonora e vocale con atmosfere in stile Korn, che chiude l’album in bellezza. E’ doveroso sottolineare che le similitudini con altre formazioni sono state necessarie per presentare il lavoro, ma nullla vogliono togliere all’ originalità che i Mellowtoy hanno saputo sviluppare in un genere che a dispetto del prefisso “nu”, soprattutto per quanto riguarda le band d’oltreoceano, appare oggi piuttosto arenato in meccanismi ripetitivi e poco incline a “nuove” sperimentazioni! Un debutto degno di nota anche per la qualità della produzione e la veste grafica. |