|
HGH |
|
|
|
MIRACLE WORKING MAN |
Gli HGH sono una band norvegese che suona il country. Ok, ora smettetela di ridere e andiamo avanti. Il bello è che non sono neanche gli unici, visto che i connazionali The International Tussler Society (nient'altro che i Motorpsycho con qualche amico ed un nome di copertura) sono già diventati una piccola autorità nel genere. Anche in questo caso la parentela con la cult band di Trondheim è molto stretta visto che è di poche settimane fa la notizia che il batterista Haakon Gebhardt ha definitivamente lasciato la band per dedicarsi a tempo pieno proprio agli HGH, in cui riveste il ruolo di cantante, autore e polistrumentista. Il tutto in condominio con Martin Hagfors, frontman degli Home Groan. Diciamo subito che lo sforzo iniziale sta tutto nel superare il naturale scetticismo che un indie-rocchettaro può umanamente provare di fronte ad una copertina mistico-traditional come quella di Miracle Working Man. Ma una volta superato questo scoglio, sappiate che vi attende una gran bella sorpresa. Questo infatti è un lavoro (il quarto della band) che si lascia ascoltare tutto di un fiato, grazie ad una serie di riuscite trovate tutte ruotanti intorno al banjo di Gebhart, protagonista assoluto del disco, e ad armonie vocali da tempo ampiamente collaudate dai due soci. Una varietà di suggestioni che l'ascoltatore non avezzo alle atmosfere folk-country non si sognerebbe mai di trovare in lavoro del genere. Ci sono ad esempio ispirate ballatone da funzione alla domenica mattina (The Day The Font Capsized), racconti in puro stile traditional (Miracle Workin Man e He Travelled With Our Band) ed espisodi di cristallino pop acustico che ti entra in testa al primo ascolto come la stupenda traccia di apertura, 22nd Century Sacred Banjo. Completano il quadro una tanto tagliente quanto sommessa Blood For Oil (indovinate un po' a chi è dedicata) in cui di certo non ci si perde in giri di parole, e soprattutto la sgangherata Mulder (sì proprio lui), un'accorata prece rivolta al protagonista di X-Files affinchè torni finalmente al fianco della sua compagna di avventure. Un bizzarro incrocio tra Tom Waits e la Palace Orchester in cui gli strumenti acustici sono maltrattati dall'elettronica nella disperata impresa di farli assomigliare a qualcosa di alieno. Ancora una volta dall'estremo nordeuropa arriva un bell'affresco sull'anima profonda degli States. Certo, non tutti si chiamano Lars Von Trier (e diciamola tutta, meno male) ma in questo caso crediamo ci si possa benissimo accontentare. |
|
Voto: 7 |
Casa Discografica: Stickman Records |
Sito Internet: www.homegroan.net |
|
Antonio Casillo |
|
23/05/2005 |
|
TRACKLIST |
|
1. 22nd Century Sacred Banjo
2. Miracle Working Man
3. Blood for Oil
4. She Brings me Luck
5. Jealous Girl
6. He Travelled with our Band
7. Lost Sleep
8. The Day the Font Capsized
9. Mulder
10. Bah Bah Baby
11. (Bonus) Anna Lovinda
|
|
DISCOGRAFIA |
|
2000 Pignoise
2001 Trash grass & love songs
2003 Seb's Hotel
2005 Miracle Working Man |
|
vedi tutto su HGH
|
|
vedi tutte le news
|
|
|
|
BNOW PREVIEW
|
|
|
|
|
RUMORE |
IN EDICOLA |
|
|
|
|
|
|
|
TAGS
|
|
|
|
|
|