Il disco è difficile, forse è talmente intimo e sincero da essere imbarazzante.
Scheletrico, rimane la struttura, quella degli arrangiamenti e quella dei pensieri.
I pensieri che non ambiscono ad una forma razionale, tradotta nel parlato, ma che rimangono nella mente, sospesi.
L’arrangiamento è essenziale, bellissimo e curatissimo, crea una dimensione surreale e sospesa., in tuttuno con il testo.
Devo dire che comunque, nonostante l’idea del Cd, la sua forma e il personaggio, siano tutti aspetti riusciti e coerenti tra di loro, il pessimismo è troppo.
Più si ascolta il CD, meno si avverte questo pessimismo come spontaneo, ma piuttosto come connaturato, irreversibile e quindi pesante.
Moltheni è bravo, di certo riesce bene a trasmettere stati d’animo e sensazioni, creando un’atmosfera davvero satura. Ma proprio a causa di questa atmosfera non potrà essere digerito e sopratutto consumato nel suo ascolto, perché è indicato solo per pochi rari momenti… |